sabato 12 ottobre 2013

In the last few weeks...

Here we are again, this time I'll be more specific about what I've being doing lately.

Let's start about "what and why": as it may be obvious from the last post, I've started a course at Warrington College, about Games Development. Since I've been in love with videogames since my father bought our first computer. Back then we had to use DOS with all his script codes to start a program and my first game is the Prince of Persia. Our computer, back then, didn't even had colours, everything was green. I was six. After that I started playing lots of point-and-click adventures or strategy games, all on the computer.
We didn't have any console until my fourteenth, when my uncle bought us (me and my brother) Play Station2. Time to fell in love with Final Fantasy rpg.

By the way, I've always been the kind of girl all about comics, graphic novels, books, movies, serials and videogames. After three years learning how to create a graphic novel, I couldn't find a job. So, here I am in England, trying to improve my abilities a little bit more: maybe, if I keep on trying, I'll end up working for Disney or Dreamworks, as I've been dreaming about for the last twelve years or so.

Anyway: the first month was all about pre production for the project we need to create. We will do a live action trailer for a pretend videogame, Paradox 1915. The story take place in an alternative version of 1865 in which a group of Illuminati scientist came from the year 1915, thanks to their occult powers, with the aim of taking control over the WWI. As a result, a time paradox made the war explode and spread fifty years earlier.

Me and my group (the Unsocial Ducks) made a lot of researches about steampunk, fashion, WWI, for the story, but also about copyright and video techniques for the video production. Meanwhile, as I previously wrote, we also started to understand how to create 3D objects and landscapes with the 3D modelling software.

 

This here are a couple of sketches I did for my possible costume and weapon. Since I had to create them on my own I planned to use almost all kind of things I already have or easy to find. Actually I'd like to have a longer skirt, with a bit of crinoline cage, but... I have to figure it out. I still have time.

The character I'm planning to play it should be a AU 19th century young woman who find herself involved with a scientist from the future 1915, trying to reset things right or, at least, make the war stop. I haven't really planned the story, since I'd like to create a sort of point-and-click kind of game, but... it wouldn't look as good as an adventure game for a live action trailer. I like the idea of investigation and stealth, so probably I'll focus on these kind of things.

Talking about nonsense: I love the thing that this week we had to "understand consoles" and to do that we DID PLAY with them. Almost like back to my previous school, where we read comics as homework and watch the Beauty and the Beast special version to understand storytelling and storyboards. "What have you done today at school?" "I played Mario Kart and Lego Star Wars". 
Lovely. 

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Non intendo tradurre il tutto in italiano, non se ne parla. Né ora né mai: riassumerò e probabilmente aggiungerò dettagli e ne taglierò altri. Improvviso, è il mio blog e faccio quello che voglio, deal with it.
Mi sono iscritta a un corso che riguarda lo sviluppo di videogiochi, in un college inglese. Andare in una scuola straniera è strano, sentire le lezioni in un'altra lingua, scrivere i compiti in un'altra lingua, avere i tuoi compagni che non parlano la tua. Però mi piace: soprattutto in quei momenti in cui ti chiedono di provare le console per capire come funzionano e passi la giornata a videogiocare oppure nel momento in cui tirano fuori spade laser per farti vedere cosa useremo per allenarci per le scene d'azione da filmare su green screen. Il tutto citando Star Wars, com'è giusto che sia. 

Comunque sia, il motivo della mia scelta, ovvero iscrivermi a questo corso, è la mia carriera da nerd che mi ha portato ad amare i videogiochi più o meno da quando avevo sei anni e mio padre ha messo su il Principe di Persia sul nostro primo computer. DOS, schermo tutto verde, bei tempi. Poi il tutto si è sviluppato tra i vari Punta e Clicca, i giochi di strategia, tante belle cose. Per non parlare di quando la Play Station ha iniziato a far parte della vita mia e di mio fratello, addio vita sociale. Ma non importa.
Dopo tre anni di scuola del fumetto e niente lavoro in barba al lavoro fatto lì, eccomi qui a tentare di fare qualcosa di diverso.

Per ora siamo alla fase di pre produzione, tra ricerche e quant'altro. Scriverle in inglese è un po' una seccatura, ma non fa niente, almeno mi alleno e imparo. La storia che dobbiamo creare riguarda un paradosso temporale che prevede un universo alternativo in cui la prima guerra mondiale è scoppiata nel 1856 per colpa di certi scienziati/occultisti/vattelapesca della setta degli Illuminati che ha ben pensato di tornare indietro nel tempo e scombinare le cose. In tutto questo dobbiamo creare un live action trailer di novanta secondi sul nostro ipotetico videogioco. Compreso di effetti speciali e sonori, insomma. Belle cose. Sono ancora un po' perplessa riguardo al tipo di gioco che mi piacerebbe sviluppare; visto il mio amore per il Punta e Clicca mi piacerebbe fare qualcosa del genere, ma penso che ripiegherò su un gioco di avventura con lati investigativi e stealth, tanto per non rendere vano tutto il lavoro di battaglia e tamarrie eventuali. Tamarro è bello (e non ho idea di come definire questo concetto in inglese, quindi non lo farò).

Quando riuscirò a far funzionare Autodesk 3D Max cercherò di postare anche un po' di 3D modelling, per ora accontentiamoci dei miei schizzi di progetto sul costume e sull'arma che dovrò usare per recitare il mio personaggio (eh, sì, proprio io) durante il live action trailer. Che, per chi non sapesse cosa vuol dire, citerò Wikipedia: "Il termine inglese live action (traducibile in italiano come "azione dal vivo" o "azione dal vero") indica un film interpretato da attori "in carne e ossa", opposto quindi ad una pellicola realizzata tramite animazione (disegno, computer grafica, passo uno, ecc.).
Il termine live action di per sé è superfluo per molti film tradizionali, in quanto corrisponde alla norma, ma viene spesso esplicitato nel caso in cui riguardi un'opera frutto di un adattamento di disegni animati, fumetti o videogiochi, per distinguerla dal medium originale.
Quest'uso del termine, una volta diffusosi anche al di fuori del mondo anglosassone, ha fatto sì che in italiano si andassero abitualmente ad identificare con il termine "live action" i soli film frutto di adattamenti di altri media."

Se mi gira bene poi faccio un po' di character design per i personaggi che vorrei realizzare nella mia storia. Non vedo l'ora di cominciare il 3D modelling dei personaggi. Già sbavo all'idea (anche se non è molto professionale da scrivere).

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